Il Palazzo Comunale e Teatro di Via Verdi
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Il Palazzo Comunale, già della Cancelleria, fu sede vicariale fino al ‘600, quando appunto divenne sede degli uffici della Cancelleria.
La podesteria di Vicopisano, in quanto circoscrizione minore, fin dal XVI sec. non aveva podestà perché il vicario riuniva in sé, per tutta la circoscrizione anche la giurisdizione civile, altrove attribuita al podestà. Come era tipico per ogni comune del vicariato, tuttavia, Vicopisano aveva un sindaco, il quale partecipava alle riunioni del Palazzo del Vicario, ed era coadiuvato nel proprio ufficio da un camarlingo, addetto all'amministrazione finanziaria, e da un cancelliere.
Il cancelliere, che veniva eletto annualmente, nel periodo di indipendenza, dai governatori e, successivamente, sotto la dominazione fiorentina, dai vicari, non doveva provenire dalla podesteria.
Le sue mansioni, abbastanza ampie, comprendevano, tra l'altro, la custodia della documentazione dell'archivio, la vendita dei proventi della podesteria, l'occuparsi delle tratte degli ufficiali, la cura degli estimi e la conservazione degli statuti.
In pratica, il cancelliere era l'unico ufficiale del comune che essendo forestiero aveva necessità di una sede stabile per l'ufficio e di un'abitazione nel castello di Vicopisano.
Da alcuni ricordi rimasti nell'archivio locale risulta che il comune, non avendo fino al '600 una sede propria per il cancelliere, usufruiva periodicamente di una casa in affitto.
Le riunioni degli ufficiali della podesteria si svolsero fino a tutta la prima metà del XVII sec. nel Palazzo del Vicario, mentre dopo il 1661 ebbero luogo nella «casa del cancelliere» o «Cancelleria».
Il Palazzo Comunale risulta, quindi, utilizzato come sede delle magistrature civiche da circa tre secoli; ma la sua struttura è molto più antica, formatasi in varie riprese
Dalla lettura della planimetria ottocentesca del Palazzo risulta, infatti, che esso era composto sostanzialmente di due corpi diversi tipologicamente e cronologicamente: uno confinante con la torre e con la porta d'ingresso al paese e l'altro affiancato a quello precedente a lato est, di altezza minore. Le due torri, che oggi fanno parte del complesso comunale, furono acquistate in un secondo tempo, attorno all'anno 1665 mentre quella a nord è venuta a far parte del palazzo solo dalla metà dell'800.
L’edificio formatosi nel periodo tra la seconda metà del '600 e per tutto il '700 è illustrato dalle due piante della Cancelleria ambedue eseguite in occasione dei lavori previsti nel 1814.
Il Palazzo si sviluppa attorno ad un cortile, presso cui sono situate le stalle e i magazzini, ed è dotato di una grandiosa scala esterna a due rampe collocata sul lato est.
L'ubicazione del Palazzo della Cancelleria presso la via che va al Pretorio e che costeggia il convento di San Francesco, (di cui non resta che un rudere delle mura), non è da considerare casuale: la sede comunale nella via più importante del paese, risulta, infatti, essere situata in un polo opposto al Palazzo Pretorio, quasi come un suo pendant, sottolineando così il ruolo di asse viario del castello.
L'esistenza delle mura castellane e della porta d'accesso al castello presso la Cancelleria risulta, del resto,
confermata varie volte nei documenti fino agli ultimi decenni del '700. Solo nel 1782 con Motuproprio del 24 novembre, si ordinava la distruzione di alcune parti delle mura urbane, ivi compresa la «demolizione delle mura castellane di Vico non escluso l'arco alla Porta e muri per una parte contigui alla Cancelleria e per altra alla casa dei signori Francesco e Fratelli Baroni» (ACV, f. 19, cc. 82-83, maggio 1782). «Per rendere maggior aria alla Cancelleria... demolire questo arco nella larghezza ed altezza dei pilastri» (Ibidem) - in questo modo viene argomentata la distruzione delle strutture difensive medievali di Vicopisano, delle quali oggi si vede solo un piccolo frammento attaccato alla torre della Cancelleria e sporgente verso la strada.
Le due torri gemelle, che fanno parte del complesso della Cancelleria, nella zona bassa costruite in pietra silicea e in quella alta in mattoni, sembrano precedere cronologicamente la suddetta cinta muraria trecentesca.
Anche il confronto stilistico con le altre torri del paese, come la «torre reale» o quella «dell'orologio», conferma, infatti, questa ipotesi.
L'edificio tardo-settecentesco serviva come ufficio e come abitazione del cancelliere; a questi usi corrispondeva la divisione in due parti indipendenti, dotate di singoli accessi.
La monumentale scala a due rampe introduceva principalmente nella stanza d'udienza situata al primo piano, dalla quale tramite una scaletta interna, si accedeva all'archivio. L'altra scala coperta, situata presso il lato sinistro dell'edificio, collegava, invece, il piano terra con il primo e il secondo piano, ambedue destinati ad abitazione.
Per rendere la facciata regolare e omogenea furono ampliate e uguagliate anche tutte le finestre del primo piano, inserendone altre due nella zona corrispondente al vecchio terrazzo del secondo piano.
Tra i lavori ottocenteschi più significativi si pone l'ampliamento del palazzo con «l'avanzo di una torre antica all'altezza di circa Braccia 18 o 20, computati i 2 sproni lasciati dalle parti laterali fino alle sommità del tetto», confinante al nord con la Cancelleria.
Oggi, l'edificio rispetta sostanzialmente la planivolumetria ottocentesca, anche se nel tempo ha subito alcuni inevitabili cambiamenti, tra cui di particolare rilievo appaiono le ristrutturazioni interne concentrate soprattutto al primo piano.
Il Palazzo, di mole compatta ma forata da sobrie aperture, racchiude tuttora un insieme di strutture medievali (pur differenti fra loro), seicentesche e ottocentesche, la cui lettura potrebbe essere approfondita da un futuro restauro.
Il Teatro Verdi, già Scuola Musicale, è un'edificio che risale alla fine del 1800.
Ha vissuto momenti di vario utilizzo; da teatro, appunto, a Scuola Musicale a cinema, fino alla chiusura.
Nel 2000 sono iniziati i complessi lavori di recupero e restauro, che gli hanno restituito l'originario splendore.
Gli affreschi interni sono datati successivamente agli anni'30, ed eseguiti da un'artista locale, Gambassi prof. Vincenzo.
Oggi è stato recuperato alla sua originaria funzione, con un completo programma di rappresentazioni, e con utilizzo polivalente, ad uso anche delle scuole e dell'associazionismo, che ne mette in risalto la funzione pubblica e sociale.
Testo parzialmente tratto da "Palazzo Pretorio e Palazzo Comunale di Vicopisano: note e contributi di Ewa Karwacka Codini"
Pisa : Pacini Editore, 1988
The Town Hall, formerly of the Chancellery, was home to the vicar '600, when in fact it became the seat of the Chancellery office.
The Podesta of Vicopisano, in the smaller constituency, since the sixteenth century. He had no power because the vicar combined in himself, for the entire constituency including civil jurisdiction, elsewhere attributed to the mayor. As was typical for each municipality of the vicariate, however, Vicopisano had a mayor, who participated in the meetings of the Vicar's Palace, and was assisted in his office by a treasurer, clerk to the tax, and as a chancellor.
The chancellor, who was elected annually, in the period of independence, the governors and, later, under the Florentine domination, the vicars, had not come from the Podesta.
His duties, fairly large, included, among other things, the custody of the archive documentation, the sale of the proceeds of the Podesta, the deal drawn the officers care estimi and conservation statutes.
In practice, the Chancellor was the only officer of the municipality that being a stranger had the need for a permanent location for the office and a house in the castle of Vicopisano.
By some in the local memories were that the common, not having to '600 its own facility for the Chancellor, usufruiva periodically to a rented house. Meetings of the officers of the Podesta were held up to the entire first half of the seventeenth century. the Palazzo del Vicario, while after 1661 took place in the "home of the chancellor" or "Stationery."
The Town Hall is, therefore, used as headquarters of the civic magistrates for nearly three centuries; but its structure is much older, formed in various shooting
From the reading of nineteenth-century plan of the palace is, in fact, that it was composed essentially of two different bodies typologically and chronologically: one adjacent to the tower and the gateway to the country and the other joined to the previous one on the east side, of lesser height. The two towers, which are now part of the municipal complex, were purchased at a later time, around the year 1665 while the north has come to be part of the building only from the mid-800.
The building formed in the period between the second half of the '600 and throughout the' 700 is illustrated by the two plants of the Chancellery both performed on the occasion of the work planned in 1814. The palace is built around a courtyard, which are located at the stables and warehouses, and is equipped with a grand external staircase with two ramps located on the east side. The location of the Palace of the Chancellery at the road that goes to the Praetorian and bordering the convent of San Francesco, (of which there is a ruin of the walls), should not be considered accidental: the town hall in the main street of the village , it is, in fact, be located in a polar opposite to the Praetorian Palace, almost like its counterpart, thus emphasizing the role of the castle road axis. The existence of the castle walls and the access to the castle gate at the Chancellery is, moreover,confirmed several times in the documents until the last decades of the '700. Only in 1782 with Motuproprio of November 24, he ordered the destruction of some parts of the city walls, including the "demolition of the castle walls of Vico not rule out the bow to port and walls for a portion adjacent to the Chancellery and the other to the house of lords and brothers Francesco Baroni "(ACV, f. 19, cc. 82-83, May 1782). "To make more air to the Chancellery ... demolish this arc in the width and height of the pillars" (Ibid) - in this way is argued the destruction of the medieval defensive structures of Vicopisano, of which today we see only a small fragment attached to the tower Chancellery and protruding towards the street.
The twin towers, which are part of the complex of the Chancellery, in the stone lower area built silica and in that high brick, seem to precede chronologically the aforementioned defense walls. The stylistic comparison with other towers of the country, such as the "Royal Tower" or the "clock" confirms, in fact, this hypothesis.
The late-eighteenth-century building served as an office and as a residence of the court; these corresponded uses the division into two independent parts, with individual access. The monumental staircase with two ramps introduced mainly in the hearing room located on the first floor, from which via an internal ladder, gave access to the archive. The other covered stairway, located at the left side of the building, linking, however, the ground floor with the first and second floors, both intended for habitation.
To make the facade smooth and homogenous were enlarged and equaled also all the windows of the first floor, by entering two more in the area corresponding to the former terrace of the second floor.
Among the most significant nineteenth-century works has the expansion of the building with "the remnant of an ancient tower height of about 18 or 20 arms, counting the two spurs left from the sides to the top of the roof," neighbor to the north with the Clerk.
Today, the building is now generally meeting the nineteenth century planivolumetria, although over time has undergone some inevitable changes, including particularly important appear the internal restructuring concentrated mainly on the first floor.
The Palace, the compact but perforated mole by simple openings, still packs a set of medieval structures (although different from each other), seventeenth and nineteenth century, whose reading could be deepened by a future restoration. Teatro Verdi, former School of Music, is a building dating from the end of 1800. He lived for various uses moments; theater, in fact, a School of Music in cinema, until closing. In 2000 they began the complex recovery and restoration, which returned to its original splendor. The frescoes are dated to later 30s, and made by a local artist, Gambassi prof. Vincenzo. Today was recovered to its original function, with a full program of performances, and multipurpose use, to use even the schools and associations, which highlights the social and public function.
Text partially taken from "Praetorian Palace and Town Hall of Vicopisano: notes and contributions Ewa Karwacka Pigtails"
Pisa: Pacini Editore, 1988